Giustizia |Il 31 ottobre 2013 Alberto Patishtán, un maestro nativo dell’etnia tzotzil
dello stato messicano del Chiapas, è tornato in libertà a seguito della
grazia decretata il giorno prima dal presidenziale Enrique Peña Nieto.
Patishtán ha trascorso 13 anni in carcere. Non fosse stato per la campagna promossa dalle organizzazioni messicane per i diritti umani e da Amnesty International, gliene sarebbero toccati altri 47.A 60 anni,
infatti, era stato condannato, nel 2000, per omicidio aggravato e
rapina durante un’imboscata nella quale erano stati uccisi sette agenti
di polizia.
Quel giorno, il 12 giugno 2000, Patishtán non era a El Bosque, dove
avvenne l’agguato, ma in una città vicina, a fare il suo lavoro, come
sempre. Alla giuria del processo bastarono le dichiarazioni di un
presunto testimone, contro quelle di chi era con lui a lezione, per
emettere la condanna.
Il sindaco di El Bosque e il governatore dello stato di Chiapas
pensavano così, con una pretestuosa accusa e una lunga condanna, di
liberarsi del “Profe”, che aveva più volte denunciato la violenza e la corruzione delle istituzioni locali e delle forze di sicurezza.
Invece, la campagna per la sua scarcerazione ha avuto successo.
Inoltre, nei 13 anni trascorsi in carcere, nonostante un tumore
all’ipofisi e un intervento purtroppo non ancora risolutivo, Patishtán
ha continuato a insegnare. Grazie a lui, decine di detenuti hanno imparato a leggere, a scrivere e a conoscere i loro diritti.
Esattamente un anno fa, altri due attivisti nativi, José Ramón Aniceto Gómez e Pascual Agustín Cruz,
erano stati rilasciati dopo aver trascorso quasi tre anni in carcere
grazie ad accuse precostituite: una rappresaglia giudiziaria destinata a
fermare la loro campagna per l’accesso all’acqua nello stato di Puebla.
Chissà quanti altri Patishtán languono nelle carceri del Messico. Amnesty International è tornata a sollecitare una revisione integrale di tutti i procedimenti giudiziari irregolari, sommari e discriminatori che nel corso degli ultimi 20 anni potrebbero aver fatto finire in carcere persone innocenti.
http://lepersoneeladignita.corriere.it/2013/11/04/messico-graziato-dopo-13-anni-il-maestro-innocente/#more-3818
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